martedì 17 marzo 2015

Crisi Roma, i tifosi ora sono stufi




martedì 17 marzo 2015


La squadra giallorossa mai giudicata così severamente dai suoi tifosi. Primo ko interno in campionato: è allarme Champions


ROMA - La Roma si è smarrita. Preoccupantemente smarrita. E il popolo romanista si è stancato. Anche in questo caso, preoccupantemente. Perché la gente è stata sempre vicina alla squadra. Un pareggio dietro l’altro, un punto perso dietro l’altro. E invece ieri la pioggia di fischi è stata assordante, compatta. Mentre in campo si vedeva una squadra intimorita, psicologicamente fiaccata, del tutto incapace di reagire. Per una sorta di rispetto agli “incolpevoli”, lo stadio sospendeva il coro assordante quando prendeva palla il giovane Verde. Per il resto, l’Olimpico non ha avuto pietà ed è come si fosse voluto prendere tutto insieme il sacrosanto diritto di giudicare una squadra che nel primo tempo aveva anche provato a vincere rischiando di riuscirci. Ma poi è svanita. Debole nei nervi persino nel suo giocatore più rappresentativo del momento: Keita, caduto nel tranello di un applauso all’arbitro Calvarese e inevitabilmente sanzionato con il rosso. La gente è stanca e lo ha detto con i fischi assordanti. Martedì una delegazione di tifosi giallorossi era stata Trigoria a parlare con i giocatori. Prima c’era stato un chiarimento interno, in mezzo le parole critiche di Nainggolan. Niente. E’ facile immaginare che i tifosi a Trigoria torneranno. Garcia per ora pensa all’Europa League: «Dobbiamo ritrovare subito da giovedì l’incisività sotto porta perché c’è una partita e non abbiamo il tempo di lamentarci. Bisogna saper perdere dignitosamente, nel campionato nulla è perso».
di Fabio Massimo Splendore

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