domenica 11 marzo 2012

Pianeta Giallo Rosso


PALERMO - La Roma si sveglia nel suo momento più difficile e, dopo la sconfitta nel derby, si rialza trovando a Palermo la prima vittoria in trasferta nel 2012. Un successo importante, arrivato su un campo che i giallorossi non riuscivano ad espugnare dal 2007. Tre punti fondamentali per il morale, conquistati contro una squadra che finora in casa aveva fatto peggio solo dell'Udinese. A decidere la sfida è ancora una volta Borini, al suo quarto gol consecutivo in campionato, sempre più uomo immagine della nuova Roma americana. L'1-0 finale rappresenta una bella boccata d'ossigeno anche per Luis Enrique che ha visto in campo, soprattutto nel primo tempo, una Roma veloce e autoritaria, molto vicina alla sua filosofia di gioco. 
OTTIMA ROMA NEL PRIMO TEMPO - Il tecnico asturiano arriva alla delicata sfida del Barbera con una Roma in piena emergenza. Le sorprese però non mancano: panchina per Bojan e Marquinho con Greco e Lamela  schierati nell'unidici titolare. Pronti-via e i giallorossi passano subito in vantaggio con il solito Borini. Munoz perde palla vicino all'area palermitana, ne approfitta Lamela che verticalizza per l'attaccante che infila senza problemi Viviano. Mano in mezzo ai denti e nuova esultanza - la nona in campionato - per il giovane bomber che da un mese è l'unico giocatore ad entrare nel tabellino dei marcatori giallorossi. Il 10° gol stagionale nel primo quarto d'ora realizzato dalla Roma permette ai capitolini di affrontare con maggior serenità al match. La pioggia e il freddo del Barbera sembra
incidere sulle gambe degli uomini di Mutti che appaiono poco reattivi e non impermeabili ai contropiedi di una Roma finalmente convincente. All'8' è Zahavi a scuotere i propri compagni con un tiro cross insidioso sul quale Budan non riesce ad arrivare per una questione di centimetri. La Roma, però, domina il gioco e sfrutta il lavoro sulla fasce di Rosi e Josè Angel. De Rossi è il solito stantuffo mentre Lamela torna a sfoggiare il suo lato migliore contro quel Palermo che un girone fa infilò all'esordio nell'unica rete della sua stagione. Al 23' 'El Coco' ha una buona chance in contropiede ma sciupa tutto calciando addosso a Viviano. Il Palermo si vede pochissimo in avanti e quando lo fa trova sulla sua strada un Lobont sempre attento. Barreto, Donati ed Acquah non riescono ad arginare la manovra fluida ed efficace degli avversari che arrivano con facilità in area rosanero ma mancano di lucidità al momento di concludere. Il primo tempo si chiude con due chance per il Palermo firmate Mantovani e Zahavi che però non creano grossi grattacapi a Lobont. La Roma va a riposo in vantaggio e con la consapevolezza che se le partite durassero 45 minuti, ora i giallorossi sarebbero in testa al campionato con 49 punti, davanti a Milan, Napoli e Udinese.
RIPRESA, SALE IN CATTEDRA IL PALERMO - La ripresa comincia sotto il segno del Palermo che torna in campo con Ilicic e Hernandez al posto di Zahavi e Budan. La strigliata di Mutti scuote i rosanero che ora spingono con maggior determinazione e costringono la Roma sulla difensiva. I neo entrati costringono agli straordinari la difesa della Roma, giudata con carisma ed esperienza dall'invalicabile Heinze e dall'ex di turno Kjaer. Miccoli e compagni ci mettono anima e cuore per raddrizzare il risultato. La Roma cala un po' il ritmo e si vede con meno frequenza dalle parti di Viviano. Da segnalare solo un diagonale di Lamela e un tiro dal limite di Borini di un palmo a lato. Per il resto c'è solo il Palermo. Ilicic e Balzaretti scaldano ancora i guantoni di Lobont, poi è Miccoli a sfiorare il pari in tre circostanze. Il capitano rosanero è nervosissimo e viene ammonito dopo un battibecco con Heinze: salterà la sfida contro il 'suo' Lecce assieme a Pisano e Barreto. Al 69' i padroni di casa protestano con l'arbitro Banti per una trattenuta dello stesso Heinze su Hernandez da ultimo uomo
che il direttore di gara punisce con un semplice giallo. Luis Enrique a dieci minuti dal termine prova ad inserire forze fresche togliendo Lamela e Greco per Bojan e Marquinho. Munoz ha all'84' la palla del pareggio ma la sua botta viene neutralizzata dal solito, attentissimo Lobont. Totti, a secco di gol da due mesi, cerca un tiro dal limite ma Viviano blocca senza problemi. Mutti prova la mossa della disperazione inserendo negli ultimi minuti Vazquez al posto di Acquah ma il risultato non cambia più. Il match si chiude con un diagonale a lato di poco di Marquinho e con la Roma che trova il suo primo sorriso in trasferta del 2012.

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