GARCIA NON TOCCA UNA DIFESA DI FERRO. LA GUIDA MAICON
RASSEGNA STAMPA - Quella mattina del 15 luglio, Walter Sabatini e Maicon si sono capiti con uno sguardo. Bastarono poche parole: "Non faccio promesse, ma darò tutto in campo". Così ha fatto, Maicon, che da quando si è rimesso in pari con i compagni ha iniziato a macinare chilometri e a scansare avversari. Tra le novità più belle della Roma diGarcia, come afferma La Gazzetta dello Sport (M. Calabresi), c’è la tenuta difensiva: restare imbattuti per due partite di fila era una rarità. I titolarissimi sono cinque, non di più: perché Garcia ha scelto De Sanctis, Maicon, Benatia, Castan e Balzaretti e in campo ha mandato sempre loro. Era successo per la prima volta a Washington contro ilChelsea, ma anche a Terni, Livorno, con il Verona e succederà pure domani al Tardini. Un assetto vincente, fino a questo momento, che non lascia spazio ai giovani che scalpitano: tra questi Dodò, altro «cavallo» di Sabatini. "Su Dodò, così come su Romagnoli, Jedvaj, Caprari o lo stesso Ljajic — spiega Garcia — dobbiamo lavorare forte. Avremo bisogno di tutti, ma ora va bene così". In un mese di Roma, già si sono visti sprazzi del Maicon che fu all’Inter: quello, per intenderci, che nel maggio 2008 servì a Ibrahimovicl’assistscudetto ai nerazzurri, proprio a Parma, ai danni della Roma. In un mese, però, Maicon ha già recuperato laNazionale e una condizione fisica tendente all’eccellente, merito anche di Franco Chinnici, preparatore atletico della Roma con cui ha legato a tal punto da portarlo con sé inBrasile.
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