martedì 17 febbraio 2015

Serie A Roma, Garcia striglia la squadra: «Finite le scuse»


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Ansa

martedì 17 febbraio 2015

Serie A Roma, Garcia striglia la squadra: «Finite le scuse»

Il tecnico vede Sabatini e poi striglia la squadra. L’eco si è fatta sentire anche a Boston: il presidente Pallotta non è soddisfatto

di Guido D'Ubaldo
ROMA - Alta tensione a Trigoria. La ripresa il giorno dopo non è stata come le altre. Difficile far finta di niente. Il pareggio contro il Parma, ma soprattutto i fischi dei tifosi, hanno lasciato il segno. E l’eco è giunta anche a Boston. James Pallotta ha confermato il suo arrivo nella Capitale per la fine del mese. In agenda ha la partita contro il Feyenoord a Rotterdam, Roma-Juve all’Olimpico e un incontro con il presidente della Regione Nicola Zingaretti per parlare del nuovo stadio, altro tema che crea qualche apprensione al presidente. [...]

COLLOQUI E TENSONI - La giornata a Trigoria è cominciata presto. Prima un colloquio riservato tra Baldissoni e Sabatini, poi il direttore sportivo ha incontrato Garcia per fare il punto della situazione. Analisi dei cinque pareggi di fila all’Olimpico, della gestione dei giocatori. Su questo tema sono nate le prime crepe del rapporto tra l’allenatore e la squadra. La scelta di far partire subito titolari Gervinho e Doumbia, con un solo allenamento nelle gambe, ha creato imbarazzo all’interno dello spogliatoio. [...]

MENO CERTEZZE - A posteriori Garcia non rifarebbe quelle scelte. E farà tesoro di questa esperienza negativa in futuro. Ma, per la prima volta, da quando è arrivato a Roma il suo operato è stato messo in discussione. Sabatini appena due settimane fa aveva detto che il tecnico francese sarebbe rimasto fino alla scadenza del contratto, nel 2018, con l’obiettivo di vincere lo scudetto. Ma nel calcio i risultati riescono a far saltare certezze assolute. La società concede molte attenuanti al tecnico, che non ha mai avuto la squadra titolare.

TONI DURI - Nella riunione con la squadra, durata un quarto d’ora, prima dell’allenamento, Garcia è stato per la prima volta duro con i suoi giocatori. Il senso del discorso, dai toni duri e decisi, è che la sua pazienza è finita. Finora aveva difeso il gruppo, trovato attenuanti, assumendosi le sue responsabilità. Ma dai giocatori adesso si aspetta di più.

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