domenica 8 marzo 2015

Chievo-Roma 0-0: altro pareggio per i giallorossi

© LaPresse

domenica 08 marzo 2015



I giallorossi non riescono a conquistare i tre punti al Bentegodi ed escono dal campo ancora una volta con un punto che serve a poco



 
ROMA - Altro pareggio, l'ottavo nelle ultime nove partite, l'undicesimo in 26 gare di campionato. Continua la marcia a passo lento della Roma, che questa volta non va oltre lo 0-0 in casa del Chievo. Di questo passo difendere il secondo posto diventa molto difficile. Garcia sperava di ripartire dagli ultimi venti minuti contro la Juve, invece non c'è stato nulla di nulla: calma piatta. Una squadra molle, lunga, senza uno straccio di gioco, che in attacco crea pochissimo e in difesa soffre tanto. Al Bentegodi oltre al giro palla lento e ai soliti problemi nel gioco, si sono visti tantissimi errori individuali. Garcia deve lavorare molto se vuole salvare la stagione: in campionato dietro viaggiano a un'altra velocità, inutile ormai solo pensare alla Juve. In Europa League è alle porte la doppia sfida con la Fiorentina rivitalizzata da Salah, giocatore che la Roma aveva in mano. Se non riesce a scuotere la sua squadra, Garcia rischia di perdere tutto.

TOTTI C'È, FUORI PJANIC E DE ROSSI - Garcia si affida ancora a Totti, in attacco con l'inamovibile Gervinho e Iturbe. A centrocampo fuori sia Pjanic sia De Rossi. Keita centrale, con Paredes e Nainggolan ai lati. Maran risponde con la coppia Pellissier-Paloschi in avanti. La Roma parte in attacco e al 4' minuto sfiora il gol con Iturbe servito da Gervinho. È solo un'illusione però, perché dopo quella fiammata i giallorossi subiscono l'iniziativa del Chievo e soffrono troppo in difesa. All'8 è Paloschi a rendersi pericoloso, bravo De Sanctis a chiudergli lo specchio. La squadra di Garcia fa una fatica enorme a uscire dalla sua metà campo, troppi errori in fase di impostazione. E troppi errori in fase di appoggio che fanno infuriare il tecnico francese.
FOTO Roma, altro pareggio: con il Chievo è 0-0
© REUTERS
MATTIELLO, BRUTTO INFORTUNIO - Al 16' Mattiello è vittima di un bruttissimo infortunio alla gamba destra, dopo uno scontro con Nainggolan. In campo tutti i giocatori capiscono subito la gravità della situazione e qualche suo compagno scoppia in lacrime. Mani nei capelli anche per i calciatori della Roma quando vedono la gamba di Mattiello in una posizione innaturale. Lo choc si percepisce in campo per qualche minuto. Poi è sempre il Chievo a riprendere in mano il gioco, con la Roma che soffre tanto in difesa. La squadra di Garcia è troppo lunga e gli errori individuali in fase di impostazione sono tanti. Al 42' una scossa arriva da Gervinho, che lanciato in contropiede da Iturbe va vicino al gol in diagonale. Due minuti dopo è Paloschi a mangiarsi la rete del vantaggio, tutto solo di testa al centro dell'area.

ROMA, QUANTI ERRORI - Nella ripresa la Roma continua a sbagliare tantissimo e il Chievo è sempre pericoloso. Un segnale di risveglio arriva al 57' quando Paredes conclude in porta su assist di Totti in contropiede, ma Bizzarri è attento. Subito dopo però è Birsa a sfiorare il gol dal limite dell'area. Al 60' Garcia toglie Totti e Paredes e inserisce Ljajic e Verde per cercare di aumentare la velocità in fase d'attacco. La Roma è in campo con quattro attaccanti, anche se Ljajic ha il compito di arretrare un po' per dare una mano in fase di impostazione. Maran vuole giocarsi le sue carte e in attacco butta dentro Meggiorini al posto di Paloschi. Garcia effettua l'ultimo cambio a dieci minuti dalla fine, entra Pjanic al posto di un deludente Iturbe. La Roma però non riesce a cambiare marcia. Non si vede nemmeno la reazione di orgoglio e rabbia che si era vista negli ultimi venti minuti contro la Juve. Al 42' poteva starci un rigore su Gervinho, spinto in area da Schelotto, ma oggi non si può parlare di episodi arbitrali. La squadra di Garcia ha fatto troppo poco per pensare di strappare una vittoria, e ha rischiato anche di perdere. Il Chievo ha deciso di giocarsela a testa alta dall'inizio e ha messo in grandissima difficoltà i giallorossi. La pareggite è sempre più cronica.




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