sabato 14 marzo 2015

De Rossi vuole gli Usa: sogno New York, Toronto e Orlando pronte Il centrocampista stanco dei fischi vuole l'America. Osvaldo lo chiama al Boca ma è dura

di Marco Evangelisti

sabato 14 marzo 2015


Il centrocampista stanco dei fischi vuole l'America. Osvaldo lo chiama al Boca ma è dura

ROMA - Se Daniele De Rossi si guarda allo specchio vede l’incarnazione della legge di Murphy, quell’amaro aforisma secondo il quale tutto ciò che può andare male va male. Nella serata di Europa League a Firenze con un solo tocco ha messo a repentaglio la qualificazione, la sua salute, la sua fama, il suo futuro prossimo, la sua fedeltà eterna alla Roma. Se fossi andato a Manchester mi sarei suicidato, aveva detto nel corso della stagione scorsa. E’ bene non prendere troppo sul serio iperboli del genere, anche perché alla fine di tutta questa strana storia De Rossi può essere spinto in ogni caso ad allontanarsi dalla città e dalla squadra che ama . Il rapporto si sarebbe interrotto già nel 2013 se un’offerta, sostanziosa e concreta, del Manchester United non fosse arrivata fuori tempo massimo.

LE PISTE - Proprio ieri Osvaldo raccontava di un sms di congratulazioni inviatogli da De Rossi: «E’ invidioso perché ho segnato un gol sotto la curva del Boca Juniors». Un modo elusivo di invitare l’ex compagno a raggiungerlo in Argentina. Dove però stipendi come quello di De Rossi non sono di attualità. E’ diverso nella Major League americana, dove il mediano interessa al Toronto e all’Orlando City. A Toronto è finito Giovinco, un altro che ha invitato esplicitamente De Rossi a raggiungerlo. A Orlando c’è Kakà. Ma probabilmente a De Rossi interesserebbe più New York e ci andrebbe senza mai farsi venire in mente pensieri di depressione.

Leggi l’articolo completo sul Corriere dello Sport-Stadio in edicola 



Nessun commento :

Archivio blog

Blog as roma