AS Roma's forward Francesco Totti celebr
L’invito non è rivolto solo ed esclusivamente a Francesco Totti, ovviamente, ma a tutta la Roma. E’ evidente a tutti che non si può chiedere a Totti quello che gli si chiedeva anni fa: fisicamente non riesce, ed è indubbio, ma siamo sicuri che sia solo questo il problema?
Inizialmente, alle prime “delusioni” stagionali, si pensava fosse solo un problema di condizione fisica e ci si aspettava una ripresa in tempi brevi. Ora, invece, abbiamo abbastanza elementi per capire che quella lentezza di movimenti e quella buona percentuale di passaggi sbagliati a partita sono ormai la normalità; tanto è vero, che quando sbaglia poco i 7 in pagella volano e tutti gridano, orgogliosamente, “e meno male era finito”. Insomma, è una situazione abbastanza stucchevole. Personalmente sono stanco di questa situazione, che rischia di rendere Totti un bersaglio facile e la Roma più vulnerabile e, soprattutto, prevedibile. Bisogna fare chiarezza, e probabilmente verrà fatta quest’estate, anche perchè Totti non può aspettarsi di giocare sempre e sempre dal 1′. E’ chiaro che Luis Enrique si aspetta che cambi la partita, che lanci gli attaccanti, che faccia quella giocata “eccezionale” e straordinaria a cui ci ha sempre abituati, ma Totti sembra non dare più garanzie di questo genere. Non sta facendo assolutamente quello che ci si aspettava e quello che tutti speravano: sta giocando sempre, al massimo, da 6. Mi fa ridere chi fa il paragone con Lamela e dice che quest’ultimo deve ancora mangiare molte patate: ci mancherebbe che arriva un giovane di belle speranze e mette a sedere Totti, che a volte gioca solo con l’esperienza (facendolo comunque più che discretamente). A quel punto sarebbe davvero finito. Il fatto è che due attaccanti si sono guadagnati il posto da “titolare”: Borini ed Osvaldo. Ad oggi, stando al rendimento stagionale, tra Bojan, Lamela e Totti chi meriterebbe di giocare più spesso dal 1′? anche per una questione di freschezza fisica e mentale, presumo non si tratti del Capitano.
E, una volta per tutte, vorrei commentare l’ormai famosa “eh, ma in quella posizione è normale che non segna“: si può fare una lista di trequartisti, seconde punte o centrocampisti che segnano molto. Se non riesce più ad avvicinarsi in area e ad accompagnare l’azione, se non riesce più a buttare dentro quei due-tre palloni facili che gli capitano, avrebbe comunque il tiro da fuori e le punizioni. Anche questo manca.
Per questo motivo comincio ad avere paura che questa “nuova” normalità possa costare molto caro a Totti ed ai nostri cuori. Quando si parla di Totti si parla di cuore, di amore, di qualcosa che va al di là del calcio in sè e per sè. Mi rattristava già l’idea di vederlo lasciare da protagonista, figuriamoci da ultima riserva…
E, chiudo, secondo me il capitano della Roma è diventato Daniele De Rossi. Per la grinta che mette in campo e, soprattutto, nelle dichiarazioni. Quante volte De Rossi ha difeso ed elogiato i propri compagni? l’ultimo caso risale a ieri: “devo ringraziare Kjaer, ha fatto una prestazione strepitosa, mi ha aiutato moltissimo“. Parole da capitano. Presente, e non futuro.