FLORENZI: "Con umiltà e abnegazione si può raggiungere ogni traguardo. Non abbiamo perso il derby per l'espulsione di De Rossi"
Fresco debuttante in Nazionale. Le prime sensazioni?
Sicuramente è stata un’emozione unica. Tutti hanno come sogno nel cassetto debuttare con la maglia della Nazionale. E' stato facile anche grazie ai compagni che mi hanno messo a mio agio, li ringrazio qui.
Cosa si prova a cantare l’inno italiano? Cosa rappresenta per te?
E’ qualcosa di emozionante, ti stringe intanto ai tuoi compagni e poi tutta l’Italia.
Dalla Primavera alla Nazionale, hai pensato al tuo percorso quando sei sceso in campo?
In campo non ci ho pensato, poi prima e dopo ho riflettuto al mio percorso ea quello che in questi 2 anni, è successo tutto molto velocemente. Non è stato l'aiuto dei miei genitori e con molta abnegazione riesce a fare molto, sto cercando di mantenere la mia umiltà.
Vivi un momento positivo, cosa devi fare per restare te stesso? Come fai a non montarti la testa?
Devi essere semplice, cercare di fare tutte le cose che facevi prima di 'diventare famoso'. Adesso sicuramente fa piacere quando ti fermano per una foto o un autografo, prima magari non succedeva ed era tutto più tranquillo.
Sicuramente è stata un’emozione unica. Tutti hanno come sogno nel cassetto debuttare con la maglia della Nazionale. E' stato facile anche grazie ai compagni che mi hanno messo a mio agio, li ringrazio qui.
Cosa si prova a cantare l’inno italiano? Cosa rappresenta per te?
E’ qualcosa di emozionante, ti stringe intanto ai tuoi compagni e poi tutta l’Italia.
Dalla Primavera alla Nazionale, hai pensato al tuo percorso quando sei sceso in campo?
In campo non ci ho pensato, poi prima e dopo ho riflettuto al mio percorso ea quello che in questi 2 anni, è successo tutto molto velocemente. Non è stato l'aiuto dei miei genitori e con molta abnegazione riesce a fare molto, sto cercando di mantenere la mia umiltà.
Vivi un momento positivo, cosa devi fare per restare te stesso? Come fai a non montarti la testa?
Devi essere semplice, cercare di fare tutte le cose che facevi prima di 'diventare famoso'. Adesso sicuramente fa piacere quando ti fermano per una foto o un autografo, prima magari non succedeva ed era tutto più tranquillo.
Tuo padre che non era quasi mai contento delle tue partite...
Praticamente mi diceva somaro, e certe volte proprio mentre stavo giocando (ride, ndr). E li avevo di timore. Piano piano questa cosa è scemata, anche perchè con tutto il rispetto diceva dentro l'Olimpico non lo sentivo... Quando sentivo di aver giocato bene una partita sottolineavasempre le cose che sbalgiavo. Ma qualche volta è stato bravo a dirmi di aver fatto cose buone, quando avevo sbagliato. Un aneddotto: avevo sbagliato qualcosa, non ricordo se un passaggio facile, e ha cominciato a dirmi cose che qui non posso ripetere. Un signore gli fa: "Ma come ti permetti di parlare così di lui?". E lui gli fa: "Sono il padre, ma che vuoi? Avrò il diritto di prendere a parolacce mio figlio...". Poi si sono messi a ridere e scherzare.
Praticamente mi diceva somaro, e certe volte proprio mentre stavo giocando (ride, ndr). E li avevo di timore. Piano piano questa cosa è scemata, anche perchè con tutto il rispetto diceva dentro l'Olimpico non lo sentivo... Quando sentivo di aver giocato bene una partita sottolineavasempre le cose che sbalgiavo. Ma qualche volta è stato bravo a dirmi di aver fatto cose buone, quando avevo sbagliato. Un aneddotto: avevo sbagliato qualcosa, non ricordo se un passaggio facile, e ha cominciato a dirmi cose che qui non posso ripetere. Un signore gli fa: "Ma come ti permetti di parlare così di lui?". E lui gli fa: "Sono il padre, ma che vuoi? Avrò il diritto di prendere a parolacce mio figlio...". Poi si sono messi a ridere e scherzare.
Essere romano e romanista, è bello o complesso?E' bellissimo, Francesco e Daniele sento questa maglia fortemente. Magari anche gli altri la sentono, ma noi abbiamo qualcosoa di speciale e la sentiamo più degli altri questa responsabilità che prendiamo. Non è facile di vista, ti dirò, ma quando giochi hai una spinta in più.
Come hai vissuto il derby, a parte il risultato?
Un aneddoto: praticamente sono in camoera Mattia Destro, che per il derby non c'era. Quindi ho vissuto il prederby da solo. Finisce un film che stavo vedendo, passo e c'era un prederby. L'ho visto e non ho ore... Ho iniziato a pensare alla partita. Il giorno dopo ero teso.
Un aneddoto: praticamente sono in camoera Mattia Destro, che per il derby non c'era. Quindi ho vissuto il prederby da solo. Finisce un film che stavo vedendo, passo e c'era un prederby. L'ho visto e non ho ore... Ho iniziato a pensare alla partita. Il giorno dopo ero teso.
Ti abbiamo visto diverso nel riscaldamento, infattiEro teso, lo devo ammettere. E' una cosa che mi fa piacere, essere teso al punto giusto. Sicuramente potevo dare di più, ma ognuno lo sente in modo particolare.
La manata di De Rossi a Mauri
Di Daniele ho pensato solo cose buone, penso che lui più di me e di tutti sente il derby. Lui è un tifoso, è il tifoso in campo che tutti vorrebbero e magari l'ha sentita di più. Poteva succedere a tutti in quel momento, magari è successa a lui perchè di più. Non mi sembra il caso di dire perchè abbiamo perso per colpa dell'espulsione di Daniele. Non esiste, tutti potevamo dare di più.
Di Daniele ho pensato solo cose buone, penso che lui più di me e di tutti sente il derby. Lui è un tifoso, è il tifoso in campo che tutti vorrebbero e magari l'ha sentita di più. Poteva succedere a tutti in quel momento, magari è successa a lui perchè di più. Non mi sembra il caso di dire perchè abbiamo perso per colpa dell'espulsione di Daniele. Non esiste, tutti potevamo dare di più.
Tanti nazionali e tanti talenti, ma la classifica non è quella che vorrebbero i tifosi. Che succede?Non la vorremmo nemmeno noi. Non è un fatto psicologico, penso sia concentrazione, in alcune partite facciamo una mezz'ora buona e poi ci blocchiamo. Poi magari con il Palermo, che giochiamo alla grande minuti. Dobbiamo solo metterci sotto, lavorare duramente ogni giorno e cercare di convincere il mister.
Un aggettivo per Rocca, De Rossi, Stramaccioni e Zeman
Rocca è soprattutto sotto il profilo atletico. I suoi allenamenti erano molto duri, ma poi dopo stavo bene Tra tutti gli allenatori che devo ringraziare, anche se secondo me ne manca qualcuno, ringrazio soprattutto lui. E' stato il primo a credere in me quando giocavo in Primavera, mi ha chiamato in nazionale . Quelle quattro presenze nel torneo Quattro Nazioni me le tengo strette, magari mi hanno fatto conoscere a livello internazionale.
Rocca è soprattutto sotto il profilo atletico. I suoi allenamenti erano molto duri, ma poi dopo stavo bene Tra tutti gli allenatori che devo ringraziare, anche se secondo me ne manca qualcuno, ringrazio soprattutto lui. E' stato il primo a credere in me quando giocavo in Primavera, mi ha chiamato in nazionale . Quelle quattro presenze nel torneo Quattro Nazioni me le tengo strette, magari mi hanno fatto conoscere a livello internazionale.
Stramaccioni, ti aspettavi arrivassi in alto?Si, me lo aspettavo, ma non che arrivasse in alto così presto. Nemmeno io mi aspettavo di fare questo salto, mi aspettavo di metterci più tempo. Per quello che ho visto è sta facendo all'Inter e sono Spero che alla partita di ritorno la Roma gli vada male... Ognuno comunque deve portare l'acqua . Ci siamo sentiti qualche volta e ci siamo scambiati i complimenti.
Alberto De Rossi, con lui hai condiviso lo scudettoho condiviso con lui tre anni straordinari , per prima cosa mi ha sempre sopportato perchè ero rompiscatole in campo. Mi ha fatto crescere molto a livello umano. Mi ha fatto capire mondo del calcio, il i compagni e per l'avversario, dandomi la fascia da capitano l'ultimo anno, che è stata una grande emozione. Di lui ricordo soprattutto una cosa: magari quando perdevamo qualche partita o qualche finale, lui ci diceva sempre: "Ragazzi, sapete che ci piace vincere, ma il nostro obiettivo non è questo. Il nostro obiettivo è farvi passare sull'altro campo". E sono felice di fare parte di questa categoria, di quelli che sono riusciti a passare da un campo in sintentico a quello in erba, insieme ai più grandi. Sicuramente a lui devo molto.
Tua madre mi ha raccontato che quando facevi il raccattapalle diceva a tua padre "Chissà se passerà mai quella linea..."
Si, a volte con mio padre ho parlato di queste cose. Devo dire la verità, con loro parlo poco, su queste cose sono molto timido. Magari in macchina mi diceva: "Pensa se un giorno, invece di passare la palla a Totti con le mani, gliela dai con i piedi". E io non rispondevo, mi venivano i brividi... Adesso sta succedendo e sono felice.
Si, a volte con mio padre ho parlato di queste cose. Devo dire la verità, con loro parlo poco, su queste cose sono molto timido. Magari in macchina mi diceva: "Pensa se un giorno, invece di passare la palla a Totti con le mani, gliela dai con i piedi". E io non rispondevo, mi venivano i brividi... Adesso sta succedendo e sono felice.
Manca qualche allenatore da ringraziare?
Si, una tappa fondamentale per me è stata Crotone, se non facevo la scelta giusta in quel momento... Potevo andare da altre parti e potevo prendere alle strade. Mi voleva fortemente mister Menichini, che mi ha dato fiducia. Mi ha chiesto anche sacrifici che ho fatto volentieri. Per me l'applicazione la prima cosa, e adesso grazie a lui sono in grado di fare un altro ruolo in situazioni di emergenza. Sono stato anche bravo io a farmi trovare pronto, ma sicuramente sono dove sono adesso grazie a lui. Anche un altro allenatore il mister Massimo Drago. Dopo che Menichini è stato esonerato non mi ha messo in disparte ma mi ha fatto sentire centro del gruppo grande ispirazione. Con lui ho giocato in un'altra posizione, da trequartista dietro le punte, e così sono risucito a fare gol. Ma questo anche grazie agli altri 10 compagni che sono che ti mettono a tuo agio e magari riescono a farti fare gol facili.
Cosa ti ha dato Zeman? Il suo rapporto con lui? Non è da complimenti facili
No, non è uno dai complimenti facili. Parla poco ma sa dire le cose giuste, per stimolarti e farti dare il meglio. Sinceramente di fare tutto questo minutaggio. Venivo qui con la speranza di migliorarmi, lui mi ha dato una fiduca che pochi e sto cercando di ripagarla, con il lavoro quotidiano e in partita, per quanto mi è possibile.
Si, una tappa fondamentale per me è stata Crotone, se non facevo la scelta giusta in quel momento... Potevo andare da altre parti e potevo prendere alle strade. Mi voleva fortemente mister Menichini, che mi ha dato fiducia. Mi ha chiesto anche sacrifici che ho fatto volentieri. Per me l'applicazione la prima cosa, e adesso grazie a lui sono in grado di fare un altro ruolo in situazioni di emergenza. Sono stato anche bravo io a farmi trovare pronto, ma sicuramente sono dove sono adesso grazie a lui. Anche un altro allenatore il mister Massimo Drago. Dopo che Menichini è stato esonerato non mi ha messo in disparte ma mi ha fatto sentire centro del gruppo grande ispirazione. Con lui ho giocato in un'altra posizione, da trequartista dietro le punte, e così sono risucito a fare gol. Ma questo anche grazie agli altri 10 compagni che sono che ti mettono a tuo agio e magari riescono a farti fare gol facili.
Cosa ti ha dato Zeman? Il suo rapporto con lui? Non è da complimenti facili
No, non è uno dai complimenti facili. Parla poco ma sa dire le cose giuste, per stimolarti e farti dare il meglio. Sinceramente di fare tutto questo minutaggio. Venivo qui con la speranza di migliorarmi, lui mi ha dato una fiduca che pochi e sto cercando di ripagarla, con il lavoro quotidiano e in partita, per quanto mi è possibile.
Ti stimola in campo e anche con i numeri. Dopo Totti e Lamela sei quello che ha più minuti
Non me l'aspettavo. Mi aspettavo di rientrare nel progetto, mi avevano detto che il mister poteva puntare su di me. Sono contentissimo di avere avuto tutto questo minutaggio e spero di avere altre possibilità.
22 maggio 2011, entri al posto di Totti. Un segno del destino?
Tutti me l'hanno detto. Forse Entrare al idolo è stato emozionante, ora che me lo hai ricordato ho la pelle d'oca, sono momenti che difficilmente dimentichi. Il debutto in A, anche il debutto in Nazionale e tra i professionisti a Crotone sono stati importanti.
Parlamo di cose più frivole. Anche in Nazionale vi sfidate alla Playstation con Destro?
Più che altro Federico Viviani, quando siamo in Nazionale giochiamo fortemente lo devo ammettere. Con Destro stiamo sperimentando NBA, consigliato da Daniele che ed è molto bravo. In Nazionale è diventata una cosa scaramanatica, se non giochiamo alla Play perdiamo. Eravamo in Svezia dei playoff, una partita più che fondamentale. In albergo cercavamo il cavo hd per la tv che non c'era. Allora abbiamo comprato avevamo paura di perdere. Poi abbiamo vinto 3-2 (ride, ndr). Poi avevamo il volo di ritorno alle 10,30 eravamo arrivati in aeroporto alle 9. Giriamo Federico e, semobrava fatto apposta, troviamo due spine E ci siamo messi a ritorno (ride, ndr).
Nella tua playlist, oltre a Ligabue, c'è "Il coraggio delle idee" di Reanto Zero. Le idee dove ti possono portare
Se non hai idee non vai da nessuna parte. Mi piace soprattutto l'inizio, che rispecchia quello che ho passato. La canzone dice: " da secoli, ogni parete è mia". Sfidando tutto e tutti sono salito di livello, sia per me stesso che per la mia famiglia, e sono arrivato dove sono adesso. Queste parole, più che mi hanno aiutato.
Cosa vuoi dire ai tifosi dopo questo periodo e cosa vuoi dire loro soprattutto per Roma-Torino?E' una partita importante per cercare di trovare continità, per noi e per loro che ci stanno sostenendo in tutto e per tutto. Lo abbiamo visto anche nel derby, perdevamo 3-1 e loro cantavano sotto l'acquazzone. Queste cose, almeno noi giocatori. non le dimentichiamo sicuramente. Ai tifosi dico che ci metteremo tanto impegno questa maglia.
Non me l'aspettavo. Mi aspettavo di rientrare nel progetto, mi avevano detto che il mister poteva puntare su di me. Sono contentissimo di avere avuto tutto questo minutaggio e spero di avere altre possibilità.
22 maggio 2011, entri al posto di Totti. Un segno del destino?
Tutti me l'hanno detto. Forse Entrare al idolo è stato emozionante, ora che me lo hai ricordato ho la pelle d'oca, sono momenti che difficilmente dimentichi. Il debutto in A, anche il debutto in Nazionale e tra i professionisti a Crotone sono stati importanti.
Parlamo di cose più frivole. Anche in Nazionale vi sfidate alla Playstation con Destro?
Più che altro Federico Viviani, quando siamo in Nazionale giochiamo fortemente lo devo ammettere. Con Destro stiamo sperimentando NBA, consigliato da Daniele che ed è molto bravo. In Nazionale è diventata una cosa scaramanatica, se non giochiamo alla Play perdiamo. Eravamo in Svezia dei playoff, una partita più che fondamentale. In albergo cercavamo il cavo hd per la tv che non c'era. Allora abbiamo comprato avevamo paura di perdere. Poi abbiamo vinto 3-2 (ride, ndr). Poi avevamo il volo di ritorno alle 10,30 eravamo arrivati in aeroporto alle 9. Giriamo Federico e, semobrava fatto apposta, troviamo due spine E ci siamo messi a ritorno (ride, ndr).
Nella tua playlist, oltre a Ligabue, c'è "Il coraggio delle idee" di Reanto Zero. Le idee dove ti possono portare
Se non hai idee non vai da nessuna parte. Mi piace soprattutto l'inizio, che rispecchia quello che ho passato. La canzone dice: " da secoli, ogni parete è mia". Sfidando tutto e tutti sono salito di livello, sia per me stesso che per la mia famiglia, e sono arrivato dove sono adesso. Queste parole, più che mi hanno aiutato.
Cosa vuoi dire ai tifosi dopo questo periodo e cosa vuoi dire loro soprattutto per Roma-Torino?E' una partita importante per cercare di trovare continità, per noi e per loro che ci stanno sostenendo in tutto e per tutto. Lo abbiamo visto anche nel derby, perdevamo 3-1 e loro cantavano sotto l'acquazzone. Queste cose, almeno noi giocatori. non le dimentichiamo sicuramente. Ai tifosi dico che ci metteremo tanto impegno questa maglia.
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