31.10.2013
Questa sera abbiamo visto che il Chievo non merita affatto l’ultimo posto, ha giocato bene, da squadra. Nella conferenza stampa pre partita avevo detto che sarebbe stata la gara più difficile e non mi sono sbagliato. Per fortuna, al momento abbiamo diverse soluzioni in panchina sul piano offensivo. Quel che conta era vincere: ottenere tre punti in casa e fare dieci su dieci era molto importante.
Juve e Napoli ieri hanno vinto, ma Inter e Fiorentina si sono fermate e avere 11 punti di scarto sui quarti in classifica è un buon passo in avanti. Borriello ha il gol nel sangue e non dimentico che oggi era difficile giocare punta centrale, perché il lavoro di un centravanti dipende sempre dalle palle che arrivano. Molte non sono arrivate, ma quella di Florenzi è giunta a destinazione.
Dopo il match a cena insieme all’Oimpico? Sì, è per preparare al meglio il match di Torino.
Per noi questa è una striscia fantastica, ma non abbiamo tempo di godercela troppo. Abbiamo un giorno in meno del Torino per la partita di domenica. Ogni minuto è importante per recuperare le forze e per preparare questa gara. Lasciamo la gioia ai tifosi.
Stasera non c’era la giusta profondità nel nostro gioco, perché mancavano Gervinho e il Capitano, che è bravissimo a mettere nelle migliori condizioni i compagni. Però la mia è una squadra intelligente che sa anche adattarsi a queste situazioni. Quando non abbiamo la possibilità di fare un cross di qualità dobbiamo saper giocare corto. Il gol è venuto così, perché Florenzi ha fatto un gioco manovrato con Ljajic e questo gli ha dato la possibilità di entrare in area di mettere al centro una palla interessante.
Stasera non c’era la giusta profondità nel nostro gioco, perché mancavano Gervinho e il Capitano, che è bravissimo a mettere nelle migliori condizioni i compagni. Però la mia è una squadra intelligente che sa anche adattarsi a queste situazioni. Quando non abbiamo la possibilità di fare un cross di qualità dobbiamo saper giocare corto. Il gol è venuto così, perché Florenzi ha fatto un gioco manovrato con Ljajic e questo gli ha dato la possibilità di entrare in area di mettere al centro una palla interessante.
Marquinho e Dodò hanno fatto fatica? No, il lavoro svolto nella prima ora è servito a vincere la partita. Abbiamo fatto il 75% di possesso palla e questo vuol dire che l’avversario ha corso molto.
Dicono che abbiamo dei maghi che ci aiutano a vincere? Ho tutti i maghi io, dal portiere al Capitano: ho una rosa magica e anche oggi abbiamo visto la solidità di questa squadra, vogliono tutti vincere e fare bene sul campo. Questa è la vera magia.
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